Oggi, in questa seduta straordinaria, iniziativa voluta dalle opposizioni ma accolta con favore da tutto il Parlamento, accendiamo ancora una volta i riflettori su un tema già affrontato e su cui il Governo sta lavorando attivamente: la condizione delle carceri italiane. Un tema che ha ripercussioni non solo sul benessere dei detenuti e della Polizia penitenziaria, ma anche sull’efficacia del nostro sistema di giustizia e, di riflesso, sulla sicurezza della società.
Un tema che impone il rispetto dei principi costituzionali ed europei e che ci vede impegnati a garantire che la pena non sia mai un pregiudizio per la dignità umana, come sancito dall’articolo 27 della Costituzione: “Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato.”
Per un vero cambiamento, riteniamo fondamentali il potenziamento dell’organico della Polizia penitenziaria e il contrasto al sovraffollamento con strutture più moderne ed efficienti. In questo contesto, è essenziale sottolineare gli sforzi del Governo, che ha avviato un ampio piano di costruzione e ammodernamento degli istituti penitenziari per garantire condizioni più dignitose e un trattamento conforme agli standard europei.
È inoltre necessario rafforzare la rete di psicologi per contrastare il fenomeno dei suicidi e investire sulla formazione dei detenuti per favorire il loro reinserimento sociale e lavorativo.