Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto il merito della chiarezza e della verità. Con tutto il rispetto per gli autori del Manifesto di Ventotene, il modello utopico di Spinelli, Rossi e Colorni, con il loro vagheggiare il socialismo diffuso, l’abrogazione della proprietà privata e della sovranità degli Stati nazionali, non ha avuto la meglio sul modello di Europa di De Gasperi, molto più liberale e per nulla socialista.
Giorgia Meloni ha spesso la buona abitudine di chiamare le cose con il loro nome, e questo fa indispettire chi non ha la stessa attitudine. Gli elettori, però, ne apprezzano l’autenticità. Meloni non ha inteso offendere gli autori, ma ha solo espresso una critica sul contenuto che, sebbene elaborato in tempi difficili, non ha trovato e non trova attuazione nemmeno oggi.
Democrazia vuol dire anche e soprattutto rispettare chi ha un’opinione diversa dalla tua. Gli insulti al Presidente Meloni e le polemiche strumentali qualificano i loro autori in modo lampante.